Cacao Cerimoniale Mesoamerica Cultura Cerimonie

Cacao Cerimoniale: Scopri la Ricchezza Culturale del Mesoamerica e le sue Tradizioni

Non solo "Maya" e "Aztechi" nel Cacao: conosciamo meglio l'enorme (e spesso eccessivamente semplificato) patrimonio storico culturale del Mesoamerica ( parte dell'odierna America Centrale)

Negli ultimi anni, la pasta di cacao per uso cerimoniale ha conosciuto una crescente popolarità, spesso associato quasi esclusivamente al popolo dei Maya.
Sono molte le persone in giro per il mondo che stanno facendo passare il messaggio che solo ai Maya sia consentito parlare di "cacao cerimoniale". Niente di più semplicistico e falso. Questo atteggiamento respingente inoltre, causa ulteriore scetticismo intorno ai poteri funzionali che il cacao puo' dare in quei contesti.
Per chi conosce davvero il Centroamerica e le sue enormi diversitá culturali, sa benissimo che questa semplificazione non rappresenta la realtà, e probabilmente anche narrata solo da coloro che hanno stabilito un "business spirituale" in cui si spargono parole a caso sui Maya, giusto per fare un po' di storytelling e marketing al fine di attirare persone più sensibili ai temi dei popoli indigeni. 
Questa "mayanizzazione" eccessiva tende a semplificare la storia complessa del Mesoamerica, ignorando l'importanza che il cacao ha avuto per molte altre civiltà native di popoli come gli Aztechi, i Nahua-Pipil, i Lenca, Toltechi, e i Mixtechi per citarne solo alcuni. Questi popoli sentono il peso della storia, e sentono anche una ulteriore discrimazione, per non essere considerati ai livelli degli attuali Maya.
Ridurre l’uso del cacao per scopi cerimoniali a un prodotto unicamente Maya non solo sminuisce il contributo di altri popoli, ma perpetua una narrativa distorta che non riflette la diversità culturale della regione. Ogni civiltà mesoamericana ha sviluppato un legame unico con il cacao, utilizzandolo in modi che riflettono la propria spiritualità e i propri valori. 

Promuovere il cacao cerimoniale con una rappresentazione più inclusiva e rispettosa delle sue radici può arricchire l’esperienza di chi lo utilizza e rendere giustizia alla storia condivisa del cacao in Mesoamerica.

Mesoamerica: La Culla del Cacao

Il “Mesoamerica” è una regione storica che comprende l'attuale Messico centrale e meridionale, il Guatemala, Belize, Honduras, El Salvador e parti del Costa Rica e Nicaragua. Questa area è stata abitata da una moltitudine di popoli nativi, ciascuno con una storia e una cultura distintive. Il periodo coloniale purtroppo ha cambiato per sempre il volto di questa regione, e forzato i suoi popoli nativi a segregazione e marginalizzazione, favorendo anche la perdita delle loro credenze e cultura per far spazio a una nuova lingua, lo spagnolo, e nuova religione monoteista, il cattolicesimo che ha segnato, per sempre, le loro esistenze. Questo non è ovviamente lo spazio per parlare di colonizzazione e neo-colonialismo dei giorni di oggi, ma è bene anche ricordarci che la realtà ha tante sfumature diverse. 
E' importante anche non confondere il Mesoamerica e le sue culture, con il Sud America. Il continente Americano è immenso, ma non per questa ragione le culture mesoamericane avevano comunicazione con quelle sud-americane, e al momento, rimane in Mesoamerica il collegamento con il cacao e la spiritualità più evidente e con tantissime testimonianze storiche e archeologiche.

La grande diversitá culturale mesoamericana

Determinare un numero preciso dei popoli indigeni che hanno abitato e abitano la Mesoamerica è complesso, poiché le identità etniche e linguistiche sono numerose e spesso sovrapposte. Storicamente, si stima che vi fossero oltre 200 gruppi etnici distinti nella regione. Attualmente, molti di questi gruppi esistono ancora sebbene le numerose difficoltà, con alcune stime che indicano la presenza di oltre 100 gruppi indigeni riconosciuti ufficialmente nei paesi mesoamericani.
Riconoscere la vasta rete di popoli nativi in Mesoamerica è fondamentale per comprendere la ricchezza culturale e storica della regione. Ogni gruppo ha contribuito in modo significativo allo sviluppo di pratiche agricole, tradizioni artistiche, sistemi di conoscenza e strutture sociali e cosmovisione.
Attribuire l'eredità culturale del cacao esclusivamente a un singolo gruppo, come i Maya, semplifica eccessivamente una realtà storica complessa e rischia di oscurare il contributo di altre culture che hanno avuto un ruolo cruciale nella valorizzazione e diffusione del cacao.

    Il Legame con i Popoli Nativi antichi del Mesoamerica

    Olmechi (1500 a.C. - 400 a.C.)
    • Primi custodi del cacao: Gli Olmechi furono probabilmente i primi a domesticare il cacao, utilizzandolo per bevande fermentate.
    • Significato sacro: Associato alla fertilità e agli dei della natura, il cacao aveva un ruolo simbolico nelle cerimonie, anche in caso di quelle funerarie, dove le persone appartenenti a classi sociali alte, venivano seppellite insieme ai loro averi, tra cui il cacao.
    Maya (2000 a.C. - 1500 d.C.)
    • Ritualità e cosmologia: Per i Maya, il cacao formava parte degli alberi cosmici e veniva utilizzato in varie funzioni cerimoniali, come offerta agli spiriti e nei rituali legati alla vita , ma anche alla morte e alla notte.
    • Uso quotidiano e sociale: Preparavano il cacao come bevanda amara e speziata a base di acqua, consumata da nobili, guerrieri e sacerdoti (NB: il latte vaccino non esisteva in Mesoamerica fino al periodo coloniale).
    • Economia: I semi di cacao erano usati anche come moneta, dal grande valore commerciale e venivano commercializzati in tutto il Mesoamerica per questa ragione.
    Nahua-Pipil (El Salvador, periodo post-classico)
    • Legame con il commercio: I Nahua-Pipil utilizzavano il cacao non solo come alimento rituale, ma anche come valuta. Era particolarmente diffuso il commercio di semi di cacao tra le comunità indigene e altre civiltà mesoamericane, sottolineando il valore economico della pianta.
    • Uso cerimoniale e spirituale: Incorporavano il cacao nei rituali legati alla terra e ai raccolti, vedendolo come una connessione diretta con gli dei. Era spesso offerto durante cerimonie di ringraziamento per garantire la fertilità e l'abbondanza delle colture.
    • Influenza culturale: Per i Nahua-Pipil, il cacao era un simbolo di prestigio e spiritualità, unendo il divino con la vita quotidiana. La sua preparazione e il consumo erano accompagnati da tradizioni orali che ne esaltavano l'origine sacra.
    Aztechi (Mexica, 1300-1521 d.C.)
    • Xocolatl e Cacahoatl: Gli Aztechi creavano una bevanda a base di cacao chiamata "Xocolatl," parola di origine nahuatl da cui nasce il termine odierno di “cioccolato”, arricchita con spezie come il peperoncino, riservata forse unicamente a nobili, guerrieri e sacerdoti. 
    • Moneta preziosa: I semi di cacao erano così preziosi da essere usati come valuta anche per i Mexica.
    Zapotechi e Mixtechi (Oaxaca)
    • Arte e cacao: Utilizzavano il cacao nei rituali funebri e religiosi. Alcune ceramiche raffigurano semi e simboli del cacao.
    • Legami commerciali: Il cacao era centrale negli scambi tra le regioni montuose e le terre basse tropicali.
    Lenca (Honduras e El Salvador)
    • Spiritualità agricola: Per i Lenca, il cacao era un dono sacro della terra, utilizzato nelle cerimonie per chiedere protezione e fertilità.
    • Tradizioni orali: Racconti e leggende parlano del cacao come "alimento sacro" legato agli spiriti della natura.
    Maya-Ch'orti' (Guatemala e Honduras)
    • Cacao e medicina: Utilizzavano il cacao nelle pratiche di guarigione, riconoscendone proprietà benefiche.
    • Riti comunitari: Il cacao era parte integrante delle celebrazioni collettive, simbolo di benessere e prosperità.

    Cosmovisioni Condivise 

    Nonostante le differenze tra queste culture, il cacao rappresentava un elemento unificante. Era considerato:
    1. Sacro: Una connessione con il divino, in tutte le sue sfaccettature
    2. Economico: Una risorsa preziosa e una valuta (le fave di cacao avevano un valore commerciale che si stabiliva in base a grandezza e peso e corrispondeva ad altri beni)
    3. Sociale: Un simbolo di prestigio e identità culturale

    Il cacao nella terra di Cuzcatlán, odierno El Salvador

    Durante il periodo classico (circa 250-900 d.C.), El Salvador era una zona importante per la civiltà Maya, con città come San Andrés e Joya de Cerén. Quest'ultimo è un sito archeologico unico, spesso chiamato la "Pompei delle Americhe," dove sono stati preservati interi villaggi Maya a causa di un'eruzione vulcanica.
    Nel passato, il popolo Maya di El Salvador parlava lingue Maya come il Poqomam e il Ch'orti'. Con l’arrivo degli spagnoli, molte di queste lingue sono state sostituite dal Nahuatl e successivamente dallo spagnolo. Come nelle altre culture Maya della Mesoamerica, il cacao era usato come offerta rituale e come simbolo di connessione con il divino. Alcuni gruppi Maya in El Salvador continuano a praticare rituali legati al raccolto, dove il cacao può essere incluso come simbolo della fertilità della terra.
    Riconoscere la presenza e il contributo dei Maya in El Salvador è importante per promuovere una visione più completa della ricchezza culturale e storica del cacao e della Mesoamerica in generale, tuttavia non è l’unica, come nel caso delle culture che vi abitano come i Nahua-Pipil, Kakawira e Lenca che si mantengono tutt'oggi. Ignorare questo aspetto, come spesso accade, non rende giustizia alla complessità delle civiltà che hanno contribuito a valorizzare il cacao e altre tradizioni nella regione.
    Tuttavia, È fondamentale riconoscere la ricca diversità dei popoli indigeni mesoamericani, sia antichi che contemporanei. Attribuire l'eredità culturale del cacao esclusivamente ai Maya semplifica eccessivamente una realtà storica complessa, ignorando il contributo significativo di molte altre culture nella regione. Una comprensione più approfondita e inclusiva delle tradizioni indigene arricchisce la nostra percezione della storia e promuove un rispetto più profondo per queste comunità.

    Dato che siamo qui, possiamo anche parlare di Appropriazione Culturale

    Come viene definita l'appropriazione culturare? L'appropriazione culturale si verifica quando elementi distintivi di una cultura vengono adottati da individui esterni a quella cultura, spesso senza il dovuto riconoscimento o comprensione del loro significato profondo. Questo fenomeno è particolarmente problematico quando coinvolge culture indigene o marginalizzate, poiché può perpetuare stereotipi e dinamiche di potere squilibrate.

    Nel contesto del cacao cerimoniale, l'adozione indiscriminata di pratiche, simboli e rituali mesoamericani da parte di individui o gruppi esterni può essere vista come una forma di appropriazione culturale. Questo accade quando elementi sacri vengono estrapolati dal loro contesto originale e utilizzati per scopi commerciali o personali di queste persone.

    La mercificazione di pratiche spirituali native non solo sminuisce il loro significato profondo, ma può anche causare danni alle comunità da cui queste pratiche provengono. Come evidenziato in studi accademici, l'appropriazione e la conseguente commercializzazione del patrimonio culturale possono portare a distorsioni e rappresentazioni errate delle culture indigene, contribuendo alla loro marginalizzazione (Simon Fraser University)
    Inoltre, l'adozione superficiale di elementi culturali per motivi di profitto o ego personale può perpetuare dinamiche di sfruttamento e disuguaglianza. È essenziale riconoscere che tali pratiche possono rafforzare sistemi di oppressione e contribuire alla perpetuazione di stereotipi dannosi (SAGE Journals).
    Per evitare l'appropriazione culturale, è fondamentale avvicinarsi alle pratiche spirituali con rispetto, umiltà e una profonda volontà di comprendere il contesto culturale e storico da cui provengono. Ciò implica un impegno attivo nell'educarsi, nel riconoscere i propri privilegi e nel cercare il consenso delle comunità indigene quando si desidera partecipare o incorporare elementi delle loro tradizioni.
    Solo attraverso un approccio informato e rispettoso possiamo celebrare autenticamente il cacao come simbolo universale di connessione, spiritualità e rispetto reciproco.
    Un suggerimento che abbiamo sempre voluto dare alla nostra comunità del cacao per uso cerimoniale è sempre stato quello che non fosse necessario appropriarsi di una cultura nativa per poter lavorare con responsabilità, senza perdere la connessione più spirituale, con il cacao.
    Appropriarsi in modo impulsivo di calendari, cosmovisioni, simboli, indumenti e altari tipici dei popoli nativi dal nulla, non è la migliore forma di agire se si vuole lavorare con il cacao e se si vogliono onorare questi popoli. Questo comportamento non rappresenta una forma di rispetto né verso di loro, che sono persone con una propria dignità e identità, né verso il lavoro spirituale che si tenta di fare. E' anche nostra responsabilità capire e stabilire dei limiti. 
    I popoli nativi mesoamericani, per autonomasia, sono popoli a cui piace la condivisione del sapere. Essi invitano spesso altre persone a partecipare alla loro vita culturale e quotidiana. Tuttavia, non si immaginerebbero mai che i loro usi e costumi possano essere poi mercificati e banalizzati, per ricompensi in denaro e per nutrire l'ego di persone esterne (ad esempio europei o nordamericani) per scopi meramente capitalistici, svendendo il loro sapere e la loro cosmovisione. Ovviamente questo merita una maggiore riflessione su quello che è poi il sincretismo tra culture, e non tutto deve essere visto come qualcosa di negativo, ma è bene capire sempre il contesto in cui ci possiamo trovare e con chi ci interfacciamo. 

     

    Spero che queste informazioni vi siano state utili e che vi aiutino a sviluppare altri punti di vista facendovi vedere le cose da un'altra prospettiva. Certa che non esista una sola verità nè una sola versione dei fatti, ma questo è quello che ho potuto elaborare nel tempo, lavorando con il cacao e vivendo in quei paesi. Se vuoi farmi conoscere il tuo parere o aprire un dibattito, scrivimi pure a hello@vaicacao.com. Sarò ben contenta di confrontarmi. 
    Un abbraccio,
    Elisa
    Co-Founder Vaicacao 🪶

     

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