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Sfide Inaspettate nell'Esportazione dall'America Centrale all'Europa: Navigare tra Burocrazia e Logistica

(Versione in Italiano in basso)

Unexpected Hurdles in Exporting from Central America to Europe: Navigating Bureaucracy and Logistics

As a small business dedicated to the renaissance of fine-flavored specialty cacao in El Salvador, we pride ourselves on embracing resilience and flexibility. However, our recent import to replenish our inventory for Christmas 2023/winter 2024 presented unexpected challenges in the export-import process, extending the typical two-month timeframe to a daunting four months.

Our commitment to supporting local farming partnerS requires our active involvement in the export process, as many are not equipped for export procedures. Operating locally in El Salvador enables us to integrate our supply chain efficiently. The rarity of these cacaos adds another layer of complexity, compelling us to handle the export directly to ensure their availability.

Here’s an overview of our recent export-import experience:

In October, we placed purchase orders for the new cacao harvest, anticipating a mid-November shipment. However, unforeseen roadblocks and political turmoil in Guatemala (we use the route from the Atlantic coast) forced us to change routes to the Pacific Coast of El Salvador, causing delays and missing the initial departure schedule. A tropical storm further hindered our progress, resulting in a month-long delay in the arrival of our container in Sardinia.

Upon arrival, bureaucratic hurdles and misinterpretation of European legislation added to our challenges. Sanitary authorities conducted inspections for Cadmium, pesticides, and contaminants, disrupting carefully packed pallets and sacks, leading to delays until lab tests were completed. This process took approximately a month until the cacao received the “green light” to sell our products made from these harvest within the EU. If all of this wasn't enough, this import was also selected for administrative anti fraud inspection and drug controls.

Although EU legislation does not regulate Cadmium in cacao beans, only in finished products such as chocolate and cacao powders, we were confident that the Salvadoran cacaos we handle were very low in cadmium, with no pesticides or contaminants as we regularly run tests ourselves.

Despite these challenges, our commitment to quality remains unwavering. Our cacao undergoes rigorous testing for hygiene and food safety, adhering to sustainable organic practices. We look forward to a smoother import process in the future, ensuring our customers receive our fine cacao products without unnecessary delays.

#DirectTrade #directtrade #shortsupplychain


 

 (Italiano) 

Sfide Inaspettate nell'Esportazione dall'America Centrale all'Europa: Navigare tra Burocrazia e Logistica

Come piccola azienda dedicata alla rinascita del cacao di alta qualità con origine El Salvador, è importante sviluppare resilienza flessibilità per far sì che le cose accadano. L’importazione recente per rifornire il nostro inventario Natale 2023/inverno 2024 ha rivelato inaspettate sfide nel processo di esportazione-importazione, estendendo il periodo tipico di due mesi a un temibile arco di ben quattro mesi.

Il nostro impegno nel sostenere i partner locali agricoli nel El Salvador richiede la nostra partecipazione attiva nel processo di esportazione, dove entra in gioco una società a nome nostro che funge da “impresa esportatrice”, poiché esistono delle condizioni dello stato salvadoregno che non facilitano le esportazioni di singole ditte agricole senza intercorrere in ulteriori costi e sfide burocratiche, e anche per una semplificazione poi di fronte alle operazioni doganali sia in uscita da ES che in entrata in Italia.

Operare a livello locale (El Salvador) ci consente di integrare efficacemente la nostra catena di approvvigionamento dei cacao, offrendo flessibilità e acquisto ai prezzi che i singoli cacaoterxs ci offrono, come è giusto che sia.

Ma ora vi raccontiamo meglio.

A ottobre, abbiamo effettuato un ordine d'acquisto per la nuova raccolta di cacao, prevedendo una spedizione a metà novembre che da El Salvador passa per Guatemala, che ha accesso all’Oceano Atlantico. Tuttavia, ostacoli imprevisti e proteste politiche che hanno fatto il giro del mondo proprio ad ottobre in Guatemala ci hanno costretto a cambiare rotta forzandoci ad usare il porto sul Pacifico dalla costa salvadoregna anziché sull’Atlantico dal Guatemala. Una tempesta tropicale che ha impattato purtroppo El Salvador ha ulteriormente ostacolato la nostra rotta, determinando un ritardo di un mese nell'arrivo del nostro container in Sardegna, poiché sono state perse tutte le coincidenze marittime. 

All'arrivo in Sardegna, ostacoli burocratici e interpretazioni errate della legislazione europea si sono aggiunti alle numerose avversità, con ulteriori ritardi. La compagnia navale ha tenuto il container in un porto italiano per 3 settimane per infine spedirlo in Sardegna. Qui, le autorità sanitarie hanno effettuato un’ispezione che per metalli pesanti come cadmio, pesticidi e contaminanti su tutto il cacao come Benzo-a-pyrene e Benzo-a-anthracene, contaminanti da idrocarburi che possono depositarsi in cacao essiccati artificialmente o in prossimità di strade trafficate. 

Le autorità hanno dunque aperto la metà dei sacchi accuratamente confezionati imponendo un ritardando le vendite fino al completamento dei test di laboratorio, processo durato quasi un mese, perchè vi erano di mezzo le festività natalizie.

Tuttavia, vogliamo precisare che la legislazione dell'UE non regola il Cadmio nei semi di cacao, ma sui prodotti come cioccolato e polvere di cacao. Senza menzionare che è bene fare i tests sulle singole piantagioni, ma capiamo che all'importazione facciano solo un controllo complessivo.

Nonostante tutte queste sfide (e non stiamo raccontando proprio tutto, perchè di mezzo c'è anche un ulteriore controllo doganale), il nostro impegno per la qualità rimane saldo, così come non abbiamo dubitato un secondo sull’esito positivo dei test, perché conosciamo molto bene questi cacao, che sono coltivati in modo organico, in sistemi agroforestali gestiti da persone con grande esperienza e competenze agricole, che fanno molto bene il loro lavoro. Ci fa dunque piacere per El Salvador e per queste piantagioni, come Finca Cuyancùa, Finca Parras Lempa, Hacienda SJ. La Carrera e Finca S.Fernando.

Per concludere, i cacao che importiamo da El Salvador hanno ampiamente superato la prova. Non sono state trovate tracce di pesticidi, né di contaminanti da idrocarburi e il cadmio è risultato > 0,1 mg/kg (la soglia è 0,8 mg/KG). Speriamo solo in un processo di importazione più fluido in futuro, garantendo che i/le nostre clienti ricevano i nostri pregiati prodotti al cacao senza tutti questi ritardi. 

#commerciodiretto #filieracorta #beantobaritalia 

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